Le indagini di mobilità viste…da chi intervista

Uno dei core business di TPS è legato alle indagini, che siano indagini di traffico, indagini sui mezzi di trasporto privati, indagini sul trasporto pubblico, indagini della sosta: tutto quello che è possibile rilevare con strumenti, questionari, conteggi.

Nel corso degli anni, abbiamo formato un team di rilevatori e intervistatori variegato, che coinvolgiamo quando necessario e che possiamo impiegare nelle varie parti d’Italia: da Bolzano a Firenze passando per Venezia.

Per la Città Metropolitana di Firenze, in particolare, abbiamo svolto due campagne di rilevamento legate al trasporto pubblico locale, una a maggio 2022 e una a dicembre 2022, in cui abbiamo monitorato il numero di utenti e di corse del trasporto pubblico di area vasta. Abbiamo deciso di intervistare a nostra volta due dei rilevatori, per indagare la validità del metodo e raccogliere feedback e spunti da chi poi, nella pratica, lavora alla raccolta dei dati.

rilievo della della sosta

Foto scattata durante un rilievo della sosta compiuto a Scandicci (FI)

Abbiamo parlato con Lorenzo e Virginia, che hanno partecipato a entrambe le campagne di rilevamento: nella prima dovevano contare gli utenti in discesa e in salita, secondo una tabella di linee e corse assegnate, mentre nella seconda dovevano anche somministrare un questionario chiedendo la tipologia di abbonamento e la tratta percorsa.

La prima considerazione da fare, dopo aver ascoltato i resoconti, è legata al questionario e alla sua somministrazione. Proporre un questionario agli utenti in discesa ha avuto esiti profondamente diversi dal proporlo a quelli in salita; infatti, prevedibilmente, chi deve ancora prendere il mezzo pubblico è in uno stato di agitazione, legato all’eventualità di perdere la corsa, che non invoglia al dialogo, mentre chi ha già effettuato la corsa si trova in uno stato d’animo più predisposto alla conversazione. Anzi, l’esperienza raccontata da Lorenzo è di persone con voglia di raccontare tale che il questionario si è dimostrato…troppo breve! La strategia giusta per ottenere un buon numero di interviste (una media di 20 al giorno) è secondo Virginia quella di intercettare i discesi con sguardo amichevole.

Il questionario può essere inoltre pensato specificatamente per i soli discesi, intercettando i saliti in altro modo: pendoli sugli autobus con QR code, locandine alle fermate, sessioni di interviste in poli di interscambio sul territorio, non solo nel capoluogo. La seconda considerazione riguarda la percezione. Lorenzo e Virginia partivano da condizioni opposte, uno poco utilizzatore del trasporto pubblico metropolitano e l’altra assidua frequentatrice di una tratta; eppure, entrambi alla fine della comune esperienza dichiarano di aver rilevato un discreto uso del trasporto pubblico, per spostamenti sia sistematici che turistici, con un servizio migliore di quel che si aspettavano, anche se ancora non ottimale, soprattutto lato servizi offerti alle fermate, anche se questo non emergeva dalle risposte al questionario. La prospettiva dell’utente è quindi distante da quella di un

osservatore terzo: risulta fondamentale lavorare sulla distanza tra percezione e realtà nei momenti di partecipazione, basandosi sugli esiti delle analisi quantitative e qualitative.

A Lorenzo e Virginia abbiamo infine chiesto tre consigli utili a chi dovesse trovarsi ad affrontare per la prima volta una campagna di rilevamento:

  • vestirsi a strati, con abbigliamento termico in inverno
  • non distrarsi nelle pause, gli autobus non arrivano mai quando te l’aspetti
  • armarsi di pazienza e di coraggio, parlando con chiunque senza paura!

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.
maggiori informazioni