L’obiettivo del Comune di Olbia era la predisposizione di un piano della ciclabilità e di un piano della pedonalità, che rispondesse ai requisiti europei di mobilità. La scelta condivisa è stata quella di creare un documento unico sia per il BiciPlan che per il PediPlan, per rafforzare il concetto di integrazione tra i due sistemi di mobilità attiva. Il risultato è un documento unico dove si possono riconoscere parti comuni e parti esclusive dei due piani. Lo slogan scelto è BiciPlan e PediPlan: un cambio di passo sostenibile per Olbia in quanto racchiude i due piani nella loro essenza e volontà di cambiamento graduale ma inesorabile della mobilità olbiese. Inoltre, il gioco di parole “cambio di passo” esprime sia un concetto di cambiamento, sia un ulteriore rimando alle due modalità di mobilità attiva principali: la bicicletta (cambio) e la pedonalità (passo).

Per la costruzione del BiciPlan e del PediPlan si è proceduto all’analisi dell’incidentalità stradale nel territorio del Comune di Olbia analizzando i dati relativi ad incidenti con danni a persone raccolti da ISTAT. La geolocalizzazione spaziale è molto importante per individuare le arterie in cui accadono più spesso incidenti a danno di pedoni e ciclisti. In queste aree è assai importante individuare come mettere in sicurezza gli utenti deboli della strada. Questa analisi è fondamentale per individuare quindi gli assi in cui prevedere spazi riservati e protetti per i ciclisti per separarli dai mezzi motorizzati.

Gli FCD, sigla che sta per Floating Car Data, sono una delle innovazioni più recenti in fatto di raccolta dei dati. Alcune assicurazioni offrono la possibilità agli utenti di inserire una delle cosiddette “scatole nere” all’interno del veicolo per monitorarne i comportamenti e concedere degli sconti. Questi dati possono essere anonimizzati e venduti e sono fondamentali per la pianificazione dei trasporti. La difficoltà è quella di ottenere un campione davvero rappresentativo dell’universo. Nel caso di un BiciPlan come questo, dove non sono richiesti e realizzati modelli viabilistici, sono molto utili per andare a descrivere gli spostamenti in automobile degli Olbiesi, soprattutto in termini di origine e destinazione, di frequenza e di distanza percorsa.

Gli esiti di queste e altre analisi hanno portato alla costruzione del Piano, strutturato in quattro temi importanti: cicloturismo, sicurezza, accessibilità, città compatta. I quattro temi sono declinati in altrettanti assi strategici:

  • • Asse 0 – Olbia Ospitale e Accogliente
  • • Asse 1 – Olbia Sicura e Collegata
  • • Asse 2 – Olbia Accessibile tutti i giorni
  • • Asse 3 – Olbia 15 minuti

Le azioni che ricadono nell’area di interesse dell’Asse 0 vogliono migliorare la ciclabilità lungo la costa, con particolare attenzione per i cicloturisti che desiderano visitare la parte settentrionale della Sardegna. Lo stesso nome, Asse 0, lo separa dagli altri tre poiché ha delle caratteristiche peculiari. La principale differenza rispetto agli altri assi è la sua estensione, che si spinge al di fuori dell’abitato cittadino di Olbia e serve le spiagge e le attrazioni turistiche. L’infrastruttura longitudinale deve garantire sicurezza ai cicloturisti e segue l’itinerario regionale sovraordinato. Inoltre, lungo il percorso è necessario prevedere servizi specifici al cicloturismo.

L’Asse 1 del raccoglie tutte quelle azioni e quegli interventi che puntano all’aumento della sicurezza, reale e percepita, degli utenti deboli della strada. Gli itinerari dell’Asse 1 costituiscono la rete portante del sistema della ciclabilità di Olbia e coprono la maggioranza degli assi di accesso al centro cittadino, che sono anche gli assi in cui si concentra la maggior parte degli incidenti stradali.

L’Asse 2 mira a costituire la rete di secondo livello e di distribuzione che, innestandosi sugli assi principali della rete strutturati secondo le indicazioni dell’Asse 1, colleghi tutti i poli di interesse e le aree della città. Questi itinerari secondari saranno realizzati attraverso corsie ciclabili o aree promiscue per minimizzare gli interventi pesanti e secondo l’approccio della condivisione dello spazio stradale in condizioni di zona 30. Gli assi secondari si distribuiscono lungo tutto il centro abitato di Olbia proprio con lo scopo di garantire la massima capillarità possibile alla rete ciclabile. All’interno di questo asse vengono individuate alcune azioni mirate a due temi che si considerano centrali nell’Olbia del futuro: l’accessibilità degli utenti disabili e l’accessibilità agli istituti scolastici.

Quest’ultimo asse rappresenta il cuore del PediPlan. La finalità principale è quindi quella di riattivare una rete pedonale all’interno della città di Olbia. Le indagini e gli studi preliminari hanno evidenziato come la pedonalità sia la modalità di spostamento meno utilizzata per gli spostamenti quotidiani. Abbiamo deciso di focalizzarci sulle scuole, ribaltando di fatto la situazione attuale e mettendo in campo interventi e politiche perché risultino raggiungibili e accessibili maggiormente a piedi, in autobus e in bicicletta. Si è deciso di non procedere con una pianificazione diffusa ma piuttosto ad aree/isole pedonali connesse dalla Rete degli assi di mobilità attiva e dei percorsi secondari, creando un arcipelago di Isole Ambientali e Commerciali.

Il lavoro è stato svolto insieme agli studi D:RH e Criteria

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