Come si conosce una città senza poterla visitare? È la domanda a cui abbiamo dovuto rispondere nei periodi di distanziamento fisico e blocco degli spostamenti tra 2020 e 2021, quando tutto sembrava fermo e i Piani invece proseguivano. A TPS abbiamo così pensato: perché non fare di necessità virtù? Dall’attività di analisi sociale per mezzo della stampa e dei social che abbiamo sperimentato e perfezionato nel periodo pandemico, è nata e si è sviluppato il metodo analitico del press mapping o analisi della rassegna stampa. L’obiettivo in quel momento era sostituire i sopralluoghi con una analisi “casalinga”; abbiamo scoperto che il press mapping è uno strumento potente per acquisire un punto di vista unico e specifico sul luogo. Analizziamo il caso specifico del PUMS di Vicenza, ma le considerazioni espresse valgono per tutti gli altri piani in cui abbiamo usato tale metodologia.

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Nel caso del PUMS di Vicenza, come corredo del quadro conoscitivo e propedeuticamente alle attività di partecipazione, è stata svolta una analisi sulla rassegna stampa locale fornita dal Comune, su un periodo di 24 mesi da gennaio 2019 a gennaio 2021; sono state impostate come chiavi di ricerca le parole “mobilità”, “degrado”, “ciclabile”, “sharing”, “mobility”, “viabilità”; sono state consultate le testate “Il Giornale di Vicenza”, “Corriere del Veneto ed. Vicenza (Corriere della Sera)”, “Il Gazzettino – Ed. Vicenza/Bassano”, “vicenzatoday.it”, “ilgiornaledivicenza.it”.

La metodologia del press mapping è quindi la seguente:

  • – Scegliere dei temi da ricercare
  • – Selezionare le testate giornalistiche in cui fare la ricerca, in base alla rilevanza del tema e alla disponibilità dei materiali
  • – Impostare un database ordinato per raccogliere le informazioni e catalogare gli articoli
  • – Definire un arco temporale significativo di ricerca
  • – Stabilire un obiettivo minimo di articoli da catalogare.

Grazie al press mapping e agli articoli letti e catalogati, sono state possibili analisi sulle tematiche emergenti, sui temi quindi più discussi e su cui la popolazione era più attenta in quel periodo; questo ha contribuito al Piano dando indicazioni utili ai progettisti per costruire il processo partecipativo, fornendo una prima cornice di argomenti, inquadrando quindi il sentiment, la temperatura, lo stato d’animo sui temi della mobilità di chi viveva e frequentava Vicenza in quel periodo. Inoltre, un ulteriore aspetto da non sottovalutare è il rovesciamento del bias cognitivo. L’analisi della stampa, pur essendo una analisi qualitativa, è effettuata con un metodo rigoroso e non interpretativo: pertanto, fornisce un quadro parziale del luogo, ma non alterato da valutazioni basate sul pregiudizio di chi compie l’analisi.

Nel press mapping di Vicenza sono emersi molti temi legati alla mobilità e alla mobilità sostenibile in particolar modo: la cronaca locale era focalizzata su una varietà di progetti in corso e programmati che puntavano a modificare l’assetto cittadino già prima dell’attuazione del PUMS. Il tema mobilità era quindi ampiamente dibattuto, e la popolazione era attenta all’argomento.

Uno dei modi di catalogazione degli articoli era la divisione in articoli che affrontavano le tematiche descrivendo il progetto e articoli che puntavano sul lato polemico, per attivare la discussione. Una delle elaborazioni ha visto quindi la divisione in trimestri degli articoli, e l’analisi dell’andamento dei temi durante l’anno: gli articoli con tono polemico hanno avuto un lieve picco nel secondo trimestre, mentre gli articoli più neutri che descrivevano i progetti hanno subito un’impennata nel quarto trimestre.

Un’altra classificazione che è stata elaborata perché ritenuta significativa è la ricorrenza di articoli che trattavano il tema della ciclabilità e della pedonalità. È stato analizzato il trend, osservando una crescita dell’attenzione sul tema.

Una delle analisi più interessanti è stata geolocalizzare gli articoli, creando una mappa a concentrazione delle zone più “attenzionate” dalla stampa. In generale, il press mapping si è rivelato uno strumento utile sia per conoscere un luogo senza poterlo visitare, sia per conoscerlo prima di visitarlo. Questo metodo di analisi fornisce un punto di vista unico sul luogo, determinato dalla percezione altrui: ciò permette a chi progetta di analizzare anche il divario tra percezione e realtà (emergente dalle analisi quantitativa), prima che il suo giudizio sia inquinato dalla percezione personale.

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